Non sempre la stipsi è legata soltanto ad
un’alimentazione e ad uno stile di vita non
corretti.
Spesso la causa del problema è la ODS o Sindrome da
Ostruita Defecazione.
Questa patologia è causata o da un prolasso e
successiva invaginazione della mucosa rettale nel
canale anale (invaginazione retto-rettale/anale),
oppure dallo sfiancamento del retto che forma una
tasca che protrude, nelle donne, anteriormente verso
la vagina (rettocele). Entrambe queste alterazioni
dell’anatomia del retto e del canale anale, fanno da
vero e proprio ostacolo al passaggio regolare delle
feci, causando pertanto i sintomi tipici della
stipsi.
Queste
persone hanno, infatti, una ridotta frequenza delle
evacuazioni, che sono prolungate (oltre 15 minuti) e
difficoltose, perché richiedono sforzo da parte del
paziente, che spesso si aiuta con manovre digitali
sia nel retto che nella vagina o con l’utilizzo
sistematico di clisteri. Inoltre l’evacuazione
appare insoddisfacente, lasciando la sensazione di
non aver eliminato completamente le feci.
Per diagnosticare l’ ODS, oltre ad un approfondito
esame clinico, possono essere utili l’ecografia
transanale, la manometria ano-rettale e soprattutto
la defecografia.
L’invaginazione retto-rettale/anale e il rettocele
necessitano di un trattamento chirurgico per
consentire la ripresa di una fisiologica defecazione
per i pazienti. L’intervento sicuramente più
utilizzato per la correzione di queste patologie è
la S.T.A.R.R., ossia una resezione rettale
per via transanale adoperando una suturatrice
meccanica circolare (stapler).
Questo intervento consente l’asportazione dei
tessuti che ostacolano la defecazione attraverso
l’ano, ripristinando la normale anatomia del retto.
Non è necessaria l’anestesia generale, non ci sono
ferite e in genere il dolore post-operatorio è
lieve. In pochi giorni pertanto il paziente puo’
riprendere le sue normali attività.
Negli ultimissimi tempi, e solo nei centri di alta
specializzazione proctologica, si esegue la
TRANSTARR, una tecnica che consente una più
precisa ed ampia eliminazione del rettocele o
dell’invaginazione retto-rettale/anale grazie
all’utilizzo di speciali suturatici semicircolari.
Se a queste patologie sono associate alterazioni
funzionali del muscolo pubo-rettale o del Pavimento Pelvico, puo’ essere utile la terapia riabilitativa
pre- e post-operatoria.